Arezzo-Frosinone
Arezzo-Frosinone: 0-0
Il resconto della partita in cui però Ciccio Grabbi non è sceso in campo nonostante fosse presente in panchina:
Arezzo - Effetto Catania visibile fin dall'inizio. Nemmeno tremila spettatori al Comunale per un incontro che valeva una fetta di salvezza. Curva Sud senza striscioni e atmosfera fredda e distaccata all'ingresso in campo delle due squadre. Nonostante il divieto alle trasferte collettive, un buon numero di sostenitori del Frosinone era presente allo stadio.
Partita deludente e risultato bianco che premia oltremisura un Frosinone assolutamente rinunciatario (nemmeno un tiro nello specchio della porta in 94 minuti!) mentre condanna un Arezzo che se pur volenteroso, non ha mai dato l'impressione di poter approfittare a pieno della situazione ad essa favorevole. La squadra è apparsa scarsa di idee e poco incisiva in avanti dove Floro Flores e Martinetti sembravano parlare due lingue differenti. Non ha convinto, poi, lo schieramento messo in campo da Maurizio Sarri, con due centrali di centrocampo molto adatti in fase di interdizione ma incapaci di far ripartire la squadra e soprattutto di fornire palloni giocabili agli avanti amaranto. Quattro difensori bloccati sulla linea difensiva, quando il Frosinone era evidente, non aveva nessuna voglia di scoprirsi, lasciando le due punte al loro destino, sono sembrati decisamente troppi e inutili.
Partita quindi giocata quasi esclusivamente dall'Arezzo, che ha creato si' qualche occasione da rete, ma, nel complesso è riuscita a far davvero molto meno di quello che il Frosinone sembrava concederle. La squadra amaranto alla lettura delle formazioni non presenta nessun giocatore tra quelli arrivati nel mercato di gennaio in campo, ma non c'è da stupirsi, dato che il tecnico amaranto, fin dal primo momento aveva lasciato intendere che nessun atleta di suo gradimento era stato portato in casa amaranto dal Presidente Mancini e dal "collaboratore" Pieroni.
Dopo il minuto di raccoglimento si inizia, ed è subito evidente come la formazione ciociara abbia come compito primario quello di difendersi. Solo dopo trenta minuti Bremec toccherà il primo pallone, mentre la squadra toscana sembra cominciare bene. Al primo minuto Martinetti, di testa, sfiora il palo di Zappino. Lo stesso estremo difensore gialloblu compie un miracolo al quarto d'ora salvando sulla linea di porta una conclusione di testa di Floro Flores.
Ancora il fantasista napoletano sugli scudi al 20°. Si libera di tre uomini e in area, subisce una carica violenta da un difensore. Herberg, arbitro che non ha convinto nel suo operato, fa segno di proseguire tra le proteste di giocatori e pubblico. Al 30°, come detto, il primo intervento di Bremec per raccogliere un pallone che a fatica arriva tra le sue braccia, frutto di un tiro da trenta metri di Margiotta. L'ultima azione è sempre dell'Arezzo al 40°, quando Floro Flores semina il panico nella difesa ciociara che si salva miracolosamente con Zappino che respinge una deviazione sottomisura di Martinetti.
Si chiude qui un primo tempo deludente. L'Arezzo ha fatto la partita. Un Frosinone uscito rinforzato dal mercato autunnale, remissivo, inconsistente ed incapace di impensierire la difesa amaranto con Dedic e Margiotta lontani venti metri dal resto della squadra ed abbandonati al loro destino.
Nella ripresa ci si attende un Arezzo arrembante, il primo tempo aveva indicato la strada da percorrere, e soprattutto doveva aver dato indicazioni a Mister Sarri di come il centrocampo andasse ridisegnato facendogli fare un salto di qualità con l'innesti di atleti tecnici che avessero meglio supportato il gioca d'attacco della formazione aretina. Bricca e Di Donato, ottimi incontristi, difettano, di natura, quando sono chiamati ad impostare azioni o creare situazioni tali da mettere le due punte in condizioni ottimali. Nulla di tutto questo, l'Arezzo della ripresa non riesce nemmeno a ripetere il primo tempo e per il Frosinone, non è difficile portare a casa quello che si era prefisstato. Solo ed esclusivamente un punticino, perchè mai e poi mai ha dato l'impressione ( se non negli ultimi minuti, ma per demerito dell'Arezzo) di voler veramente tentare di vincere la partita.
Dicevamo di Herberg; il fischietto di Messina, fino ad allora fiscalissimo, al 58° non ammonisce Dedic, che dopo il fischio di interruzione, continuava il gioco e sparacchiava il pallone lontano con un tiraccio atto a perdere tempo. l'attaccante ciociaro, già ammonito, era da espellere, ma tra le proteste dei giocatori amaranto e della curva, il direttore di gara lasciava impunito il giocatore. E, come se le lezioni non servissero a niente, dalla curva, pioveva in campo una bottiglietta d'acqua che cadeva nelle vicinanze del direttore di gara e sarà oggetto, sicuramente come minimo di una multa salata. Secondo tempo che si svolge sempre nella metacampo del Frosinone, ma con l'Arezzo, se possibile, ancor piu' a corto di idee, nonostante l'entrata in campo di un vivace Vigna e del brasiliano Togni.
Unica occasione veramente degna di nota, una gran conclusione di Di Donato dal limite al 66° che Zappino devia in angolo con la punta delle dita.
Poi, ultimi dieci minuti con l'Arezzo stanco, che concede campo al Frosinone che si affaccia sovente nei pressi di Bremec, ma mai creando i presupposti per poter veramente creare qualche problema. Al fischio finale c'è la netta impressione in casa amaranto di aver perso una occasione importante per conquistare tre punti essenziali, magari osando di piu'..... ma con i se ed i ma......
Riccardo Bonelli (www.goal.com)
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